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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Galatina. Continua l'agitazione dei lavoratori Asi

Gli operai dell'impianto di depurazione locale chiedono chiarezza alle istituzioni, scrivendo una lettera: continueranno la protesta finché non sarà garantita continuità lavorativa oltre il 31 dicembr

GALATINA - Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori dell'impianto di depurazione Asi di Galatina, a grave rischio occupazionale per diversi operai, che da tempo vi svolgono servizio. Tra l'altro, puntuale la situazione si ripropone ogni anno, rendendo manifesto lo spettro del licenziamento, ma soprattutto l'instabilità della precarietà. Per questo, i lavoratori hanno deciso di scrivere una lettera alle istituzioni regionali e provinciali, per chiedere attenzione al loro problema. In particolare, nel testo si sottolinea come sia imminente la data del 31 dicembre, che sancisce di fatto la scadenza contrattuale per molti dei lavoratori.

"In questi anni - scrivono - sono state tante le nostre richieste rivolte agli Enti competenti per superare il problema ambientale ed occupazionale; ad oggi questi sforzi non hanno portato ad alcuna soluzione".

I lavoratori si scagliano soprattutto contro la gestione provvisoria dell'impianto, che con continui avvicendamenti di ditte private, che minano sia la stabilità dei lavoratori sia la stessa conduzione, sostenendo la necessità di gestire il depuratore con la stessa Aqp, già affidataria della gestione delle reti idriche-fognanti della relativa area industriale.

In tal modo si avrebbe un beneficio ambientale perchè la quantità d'acqua fornita da A.q.p. alle aziende sarebbe nota ed identica a quella trattata presso il depuratore col controllo immediato ed incrociato della continuità fisica del ciclo dell'acqua, ma soprattutto questa operazione garantirebbe la stabilità delle unità lavorative presenti.

In queste ore, inoltre, è stata presentata dal consigliere regionale Piero Manni un'interrogazione sulla risoluzione del problema depuratore di Galatina, questione trascinata da un quinquennio, che ben si unisce alla problematica sollevata dai lavoratori Asi. Questi ultimi continuano, dunque, lo stato di agitazione, pur garantendo il servizio, a causa dei reiterati ritardi di pagamenti da parte dell'attuale gestore provvisorio Emes Srl e continuano a chiedere continuità lavorativa anche dopo la naturale scadenza del 31 dicembre.

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