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Galatina, mobilitazione pubblica contro fotovoltaico

Scoperti numerosi progetti di fotovoltaico agricolo sul territorio: per la gente sono a rischio i luoghi e la cittadinanza non gradisce e si mobilita. A Noha, un incontro tematico di informazione

GALATINA - Si è tenuto in piazza San Michele a Noha il 2° Incontro Informativo sul Fotovoltaico "Agricolo", organizzato dall'associazione "I dialoghi di Noha", che non si rassegna a vedersi distruggere sotto i propri occhi ettari e ettari di terreno. Spinti dalla richiesta di tanti cittadini assenti al primo incontro, si è deciso di ritrovarsi nuovamente in una pubblica con lo scopo di portare a conoscenza sulle tante verità nascoste dietro la copertura delle fonti rinnovabili e sciogliere ogni dubbio creatosi negli ultimi giorni.

Dall'associazione ribadiscono di non essere assolutamente contrari all'utilizzo delle fonti rinnovabili, come appunto il fotovoltaico, ma di essere semmai contro quello che è diventato come dichiarano "un sistema di speculazione che sta portando alla distruzione delle campagne salentine e che potrebbe essere evitato soltanto spostando queste distese di silicio in tanti impianti installati su luoghi già cementificati come i tetti degli edifici pubblichi e privati ma anche creando nuove strutture architettoniche".

Un esempio sarebbe quello di spingere ad utilizzare i pannelli di silicio per coprire le varie zone adibite al parcheggio delle auto. Molto spazio sarà dato alle domande dei presenti che probabilmente si aspetteranno anche di conoscere il parere dei propri rappresentanti istituzionali. "Fermiamo i predoni delle false energie pulite! Denunciamo gli inganni, difendiamo e riappropriamoci della nostra terra" - questo l'appello che da un coro di voci rimbomba dalla frazione di Galatina.

Noha è un bel borgo salentino di gente operosa e di alto livello culturale, amante della bellezza del proprio territorio. Da alcuni giorni però i suoi cittadini hanno visto giungere ruspe, sconosciuti operai, vigilantes, camion e recinzioni: dove crescevano le orchidee, simboli di bellezza, salute e discrezione, già la roccia levigata dai secoli e brunita dai licheni viene fratturata ora dopo ora, anche lavorando freneticamente di notte, per lasciar posto ai pali di metallo, infitti nel suolo, che reggeranno per i prossimi decenni migliaia di pannelli di "silicio drogato".

Ne è partita una frenetica mobilitazione dei cittadini che hanno svelato, nel più profondo sconcerto, in pochi giorni, assediando gli uffici tecnici comunali e mettendo alle strette ex e nuovi amministratori, ben 11 enormi impianti estesi ciascuno su suoli di ettari ed ettari, presentati nei mesi passati al comune di Galatina e alla Regione Puglia e autorizzati, senza che ne fosse davvero informata la cittadinanza. L'associazione ha chiesto l'intervento dei comitati e delle associazioni che già si stanno battendo contro questo "immorale crimine" rappresentato dalla desertificazione fotovoltaica del territorio in nome della speculazione, cosiddetta, della "Green Economy", l'economia verde.

Fondamentale l'intervento dell'ex Energy manager della Provincia di Lecce, l'ing. Antonio De Giorgi, e quello di Alfredo Melissano del Forum Ambiente e Salute, che hanno spiegato ai presenti come non vi sia nulla di ecologico e di pulito, anche dal punto di vista della legalità oltre che dal punto di vista ambientale in questi progetti di mega eolico e di mega fotovoltaico, che rispondono solo alla logica del profitto speculativo ai danni del territorio, della qualità di vita e della salute delle persone. Basti solo pensare alle tonnellate di diserbanti gettati nei recinti di fotovoltaico per uccidere l'erba, o all'elettrosmog liberato da cavidotti e cabine di trasformazione.

Particolarmente duro l'intervento di Oreste Caroppo, sempre del Forum, ha fatto luce sul sistema di finanziamento di questi impianti che i collusi delle lobby politico-imprenditoriali celano con ogni sforzo e campagne pubblicitarie costosissime di opinione. Caroppo ha chiuso il suo intervento, chiedendo come mai se davvero è lo zelo ambientalista a muovere contro l'effetto serra gli amministratori, nessuno di essi si è preoccupato di far piantare un solo albero nei nostri suoli, disboscati da decenni.

Antonio Mellone e Marcello d'Acquarica di "I Dialoghi di Noha" hanno posto le basi per la nascita urgente di un comitato cittadino, che con la collaborazione delle associazioni salentine e dei comitati, come quello contro il fotovoltaico nei campi della vicina Città di Cutrofiano, che vive analoghe problematiche, dovrà oggi risolvere per il bene ed il futuro, altrimenti incerto e buio, della locale comunità, questo gravissimo problema, e fermare il conto alla rovescia della devastazione. Degli undici impianti in progetto, uno è già in costruzione da alcuni giorni: si tratta di quello della ditta Fotowatio s.r.l.; un enorme impianto, esteso su circa 30 ettari per una potenza complessiva di poco meno di 10 Mw, quanto basta - un escamotage adottato ad hoc -, per non essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.

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