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Galatina: polemiche roventi su manifestazioni studenti

Sulle proteste Giaccari (Fi) accusa l'amministrazione e l'assessore alle politiche giovanili, Forte: "Incitano i giovani alla violenza". La replica: "Ma quale violenza? Li stiamo solo ascoltando"

A Galatina, le proteste (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=11132) sulla riforma della scuola, promossa dal ministro Gelmini dividono e lo fanno aspramente: Angelo Giaccari, coordinatore cittadino di Forza Italia, infatti, in relazione al "problema scuola" si dice "sorpreso" dal clima "in cui si è svolto il dibattito durante la manifestazione degli studenti a Galatina contro la proposta di riforma del ministro Gelmini". "Le riforme introdotte - spiega-, a nostro avviso estremamente necessarie per porre fine allo spreco di risorse pubbliche, che comunque possono indurre legittime perplessità, non giustificano il comportamento assunto da alcuni esponenti dell'amministrazione comunale, assessori e lo stesso sindaco, che hanno sterilmente gettato fango sul ministro e sul governo, ragionando per contrapposizione ideologica, manifestando una sorta di frustrazione politica e sindacale ed adottando la loro solita tattica di spacciare falsità a ripetizione". Giaccari va giù duro, affermando come quegli esponenti abbiano tentato "in maniera spudorata di allargare la protesta portando oltre la legalità le iniziative legittime di una parte comunque minoritaria degli studenti e sono intervenuti nelle assemblee scolastiche con comizi politici prevaricando anche le direzioni scolastiche".

Giaccari sottolinea la necessità di "garantire sempre i diritti di tutti, anche il diritto allo studio di chi non intende manifestare", pur ritenendo lecito discutere le riforme, senza, però, "insultare e trasformare un problema importante in un campo di battaglie nostalgiche e di rivalse politiche". Le riforme del ministro, secondo Giaccari, vanno valutate "nel merito": "Se vogliamo un sistema scolastico al livello delle nazioni più progredite - spiega -, occorre spogliarsi di ogni contrapposizione ideologica o aggressività revanscista e ragionare con prudenza e sagacia". "In ogni caso - conclude Giaccari - non può essere tollerabile il comportamento rivoluzionario ed eversivo dell'assessore delegato proprio alla condizione giovanile, che incita alla violenza i ragazzi, e che si permette di ingerire presso le scuole per rinfocolare gli animi e provocare ulteriori disordini. A tali azioni, a nostro avviso illegali, si dovranno prendere seri ed immediati provvedimenti, al fine di tutelare tutti gli studenti e le loro famiglie, dal tentativo di strumentalizzare per fini politici una dimostrazione di dissenso".

L'accusa chiara indirizzata senza troppi giri di parole all'amministrazione cittadina, non è piaciuta all'assessore Roberta Forte, tirata in ballo da Giaccari come "istigatrice alla violenza", che rispedisce al mittente le imputazioni: "Nessuna volontà di istigazione - afferma - può essere attribuita al sindaco ed ai suoi assessori, ma ferma convinzione che il diritto a manifestare le proprie idee apertamente e democraticamente è legittimo e debba essere garantito così come sancito indiscutibilmente dalla nostra Costituzione, senza essere minato da finte intimidazioni che nascondono esclusivamente il tentativo di non confrontarsi su problematiche che investono direttamente i ragazzi ed il loro futuro".

"Non vi è mai stata - spiega Forte - né da parte mia, né da parte del sindaco alcuna incitazione a fare alcunché, tanto meno alla violenza, assolutamente assente in queste giornate di mobilitazione studentesca, trascorse all'insegna di una discussione pacifica e democratica, autorizzata dai dirigenti scolastici, che non sono rimasti sordi alle richieste dei loro studenti". "Al contrario - sottolinea l'assessore - abbiamo aderito all'invito rivoltoci dagli studenti ad ascoltare le loro ragioni ed a partecipare alle manifestazioni da loro organizzate, per esporre il nostro pensiero sulla riforma Gelmini, così come hanno fatto i presidi e i docenti delle loro scuole, i rappresentanti del mondo sindacale studentesco e del lavoro ed i loro stessi genitori". L'assessore, quindi, torna sulla polemica sollevata da Giaccari: "Mi sarei aspettata - evidenzia - che il nostro intervento a difesa di una scuola pubblica che abbia i mezzi per garantire una didattica di eccellenza, trovasse piena condivisione da parte del coordinatore di Forza Italia, costretto, dalla mancanza di fondi in cui versa la scuola italiana, a sollecitare un intervento economico del comune per cofinanziare la conclusione di un progetto scolastico in una scuola media inferiore, che altrimenti sarebbe pesata sulle tasche delle famiglie. Cosa succederà dopo i tagli previsti dal Ministro? Gli studenti delle scuole galatinesi, invece di assistere passivamente alle scelte che li riguardano hanno deciso di rispondere consapevolmente a chi li vuole inebetiti spettatori del loro futuro".

"Il coordinatore di Forza Italia - precisa Forte - conferma ancora una volta l'incapacità di certa politica di riconoscere nei ragazzi una grande autodeterminazione, immaginandoli solo come una massa non pensante disposta a farsi traghettare in qualsiasi direzione. Che poi preferiscano rivolgersi a chi quotidianamente li ascolta, invece che a chi normalmente li giudica, credo che sia l'ennesimo riscontro di una viva intelligenza". A dar man forte all'assessore, interviene il sindaco di Galatina, Sandra Antonica che si rivolge al coordinatore cittadino di Forza Italia: "Invece di scandalizzarsi, strumentalizzando la nostra disponibilità a parlare con gli studenti - afferma - farebbe bene l'arch. Giaccari a confrontare le proprie posizioni con quelle degli studenti, che sicuramente saranno disposti ad ascoltare anche il suo punto di vista. Mi dichiaro da subito pronta ad un dibattito sulla riforma, sempre che il coordinatore di Forza Italia lo voglia realmente".

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