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"IL PD A GALATINA PENSA SOLO A POLTRONE DA SPArtire"

Il consigliere della Puglia prima di tutto torna a criticare l'operato della maggioranza, attaccando il Partito Democratico locale, il sindaco e alcuni consiglieri indecisi sulla propria collocazione

Dopo mesi di contrasti, contraddizioni e rimpasti sembra essere tornato il sereno a Palazzo Orsini di Galatina, dove la vita amministrativa sembra tornata alla normalità: non tutti, però, sembrano convinti di questo stato delle cose. E a dare un'interpretazione della fase politica galatinese è Antonio Pepe, consigliere comunale di opposizione, rappresentante della Puglia prima di tutto, che sottolinea come "allo stato attuale, un consiglio comunale o una qualsiasi altra iniziativa, potrebbero seriamente e definitivamente minare la tenuta della presunta maggioranza. E, ovviamente, i diretti interessati, si guardano bene dal farlo".

"Che sia la paura di contarsi o la mancanza di argomenti da sottoporre all'attenzione dell'assise comunale poco importa - spiega Pepe - tanto a pagare, purtroppo, sono sempre i cittadini". E non in senso figurato per il consigliere: "Ricordo che lo scorso anno, durante l'approvazione del bilancio, furono aumentate al massimo tutte le aliquote concernenti i tributi locali, nonostante alcuni nostri emendamenti che prevedevano l'introduzione di fasce di esenzione per i redditi bassi - che andremo a riproporre nei prossimi giorni - ed elevati gli importi delle rette relativi ai servizi a domanda individuale (mensa, asilo nido, etc.). Per non sottacere della questione relativa alla Tariffa Igiene Ambientale: siamo a pochi mesi dall'approvazione del piano finanziario per il 2009 e ancora tutto tace, nonostante siano già trascorsi quasi 4 mesi dalla data di presentazione prevista. E della tanto auspicata partecipazione e condivisione delle scelte con gli operatori del settore (mi riferisco alle associazioni dei consumatori, commercianti, imprenditori e artigiani) cogliamo solo l'assordante silenzio di quest'ultimi, probabilmente stanchi di urlare e di sprecare tempo con chi sinora non ha saputo concretizzare nulla".

"E mentre i numerosi problemi rimangono irrisolti - evidenzia Pepe -, assistiamo esterrefatti a questa continua spartizione di poltrone, ormai unico rimedio rimasto per tentare di porre la parola fine a questa perenne, stucchevole ed interminabile crisi. Con il Pd che fa da asso-pigliatutto (sindaco, vice sindaco, assessore ai lavori pubblici, assessore all'urbanistica, Presidente del consiglio comunale, direttore generale, Presidente della Csa, componente del Cda della Csa e altri di sottogoverno) sotto lo sguardo disattento degli altri partiti della coalizione, i quali, inerti e sconsolati, decidono di non reagire a questo ennesimo atto di arroganza e di forza".

Pepe definisce "scandaloso" il silenzio di quanti "per pura convenienza e mero opportunismo politico, nonostante privatamente disapprovino le decisioni assunte dal sindaco", preferiscono tacere. Sul sindaco Antonica, poi, Pepe non risparmia critiche, sottolineando come "imperterrito e testardo, continui ad andare avanti" nonostante la fiducia dei suoi stessi consiglieri asembrerebbe minata: "Circola la voce, infatti - spiega Pepe -, di un documento di sostegno al Primo cittadino firmato da meno di 11 consiglieri comunali, qualcuno dei quali, a mio parere, deve ormai decidere quale causa sposare: è inaccettabile qui mantenere in vita una colazione di centrosinistra e altrove gareggiare insieme al centrodestra. Occorre fare chiarezza e subito".

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