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Incubo roghi boschivi: bruciano mille olivi in poche ore, molti erano secolari

Dalle 15 di ieri fino all'una di notte: i pompieri hanno lavorato per domare le fiamme alla periferia di Galatina

GALATINA  - Tre squadre dei vigili del fuoco hanno lottato contro le fiamme, per cercare di salvare un patrimonio. E’ ancora più grave di quelli recenti l’incendio boschivo che, nelle ultime ore, ha distrutto circa mille alberi di olivo, tra i quali molti esemplari secolari. Il maxi incendio è divampato, come al solito, a causa dell’incuria. Diversi ettari di campagna alla periferia di Galatina, in contrada Lovida, sono stati inceneriti completamente da un rogo.

A partire dalle 15 di ieri e fino all’una della scorsa notte, i pompieri del comando provinciale di Lecce hanno dovuto faticare per cercare di contenere le proporzioni dell’incendio. Soltanto dopo una decina di ore di lavoro, forze allo stremo, sono riusciti a spegnere del tutto le lingue di fuoco. Ma il paesaggio, tutt’attorno, è stato modificato. E con esso, sono stati ingoiati secoli di storia e dna salentino.

Un fenomeno, quello degli incendi boschivi, che diventa “rovente” soprattutto in concomitanza con la stagione estiva. A nulla sono valse le varie proteste che, nel corso del tempo, degli anni, i caschi rossi hanno presentato a enti, prefetto e amministratori locali per sensibilizzare i proprietari alla pulizia dei fondi ricoperti da vegetazione ormai secca. Eppure, basterebbe poco. Come gli stessi pompieri hanno fatto più volte sapere. Sarebbe sufficiente rispettare una fascia minima di protezione, per tutelare la sicurezza di automobilisti, cittadini e lo stesso ecosistema.

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