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Interventi alla luce del telefonino? Asl reagisce: "Non si portano cellulari in sala"

Alcune segnalazioni, riprese dalla stampa, fanno riferimento alla rottura dell'apposita lampada in una delle sale dell'ospedale di Galatina. Ma secondo il direttore generale Gorgoni è a disposizione una scialitica mobile che garantisce molto di più di quanto richiesto dalla normativa

LECCE – Il direttore generale della Asl proprio non ci sta a lasciar passare l’idea che in una sala operatoria dell’ospedale di Galatina gli interventi chirurgici avvengano con la luce dei telefonini (a causa della rottura dell’apposita lampada, che sarebbe avvenuta quattro anni addietro). Eppure è quello che è stato segnalato anche alla nostra redazione e riportato intanto da alcune testate.

Per il consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Caroppo, "la mancata sostituzione è al centro di uno scaricabarile tra Asl e direzione ospedaliera, ma è un giochetto che interessa molto poco ai cittadini. Per questo chiedo che la Regione intervenga subito, senza ulteriori perdite di tempo: per non sostituire una lampada, non si garantisce la sicurezza dei pazienti e la serenità lavorativa di medici e infermieri. E non possiamo veramente accettarlo".

Giovanni Gorgoni, responsabile dell’azienda sanitaria, spera che si sia trattato solo di una provocazione, e in un comunicato istituzionale spiega: “Dagli ultimi rapporti di ingegneria clinica (maggio 2015) l'illuminazione del campo operatorio nelle tre sale dell'ospedale di Galatina risulta abbondantemente nella norma. Due delle tre sale sono dotate di scialitica fissa a soffitto e una terza sala di scialitica mobile in sostituzione di quella fissa guasta da tempo”.

“L'illuminazione prevista dalla normativa per il campo operatorio – prosegue la nota - è ricompresa tra i 10mila e i 100mila lux, valori rispettati dai controlli recenti anche dalla scialitica mobile che, fra l'altro, è certificata dal costruttore per 105mila lux; e in ogni caso è già in aggiudicazione una nuova lampada fissa. Un sopralluogo condotto in giornata dalla stessa direzione aziendale ha permesso di appurare che gli interventi chirurgici si svolgono alla luce delle sole scialitiche”.

Gorgoni assicura che oltre 40 sale operatorie in tutto il Salento sono state oggetto di verifica nei primi giorni di agosto e che tutti gli interventi necessari sono stati disposti “qualunque fosse l’importo economico”. Il direttore della Asl coglie l’occasione per rammentare alcune norme di condotta per il personale medico: “Quello che invece mi preoccupa e su cui ho chiesto una inchiesta rapida è la presenza di telefonini in sala operatoria ma soprattutto la riportata consuetudine di condurre interventi chirurgici con la luce dei cellulari, tanto più che l'ospedale dispone di altre due sale sottoutilizzate. Legge e deontologia professionale esigono che l'intervento chirurgico neanche inizi se qualunque operatore ravvisi o sospetti che il paziente non sia in sicurezza, anche contro i rapporti ufficiali. Andremo a fondo ma vorrei sperare che si sia trattato di una irresponsabile provocazione”.

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