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Pdl Galatina: "Accantonare personalismi e ripartire"

Angelo Giaccari, coordinatore comunale Pdl, chiede una svolta al partito: fuori i personalismi e coraggio nel ristrutturare un partito che ha la necessità di riconquistare credibilità sul territorio

GALATINA - La nuova giunta di Galatina è stata presentata nelle scorse ore, ma nella politica locale è già tempo di analisi: come accade nel Pdl cittadino, dove prende parola il coordinatore comunale, Angelo Giaccari, che, dopo aver salutato il varo dell'esecutivo e la composizione del consiglio comunale, rende merito al gruppo consiliare del Pdl, insediato in rappresentanza "di un partito che non c'è, perlomeno nelle eccezioni che io intendo di partito".

"Un organo vicino - spiega Giaccari - alle esigenze della gente, costituito da persone preparate, scevre da ogni tornaconto personale e pronte a mettersi al servizio della collettività, all'interno di un preordinato disegno nato da una profonda analisi e da una competente progettazione".

"Erano questi - prosegue - i propositi che nell'assemblea dello scorso novembre, accesero gli animi di tutti i militanti, i simpatizzanti e di tanta gente comune, che vide e si rese partecipe della rinascita del Pdl galatinese. Si, di rinascita vera si trattava e non di chiamata alle armi dei militanti. Tante facce nuove, professionisti, imprenditori, artigiani e semplici cittadini manifestarono pubblicamente un grande interesse per questo manipolo di giovanotti che predicavano di programmi, di partecipazione popolare, di sostanziale cambiamento".

Ma la tornata elettorale ha evidentemente lasciato il segno e "ora - precisa Giaccari - pagato il conto bisogna ripartire", anche se lo stesso coordinatore ritiene che il conto non sia stato del tutto saldato se "l'analisi del voto anziché trovare la chiave nella parola 'errore' gronda ancora di arroganza e presunzione, cita di tradimenti interni ed esterni, ma soprattutto si continuano a calpestare le regole così come è accaduto per la nomina del capogruppo del partito nel nuovo consiglio comunale".

In questo clima, secondo Giaccari, il Pdl galatinese rischia per gli anni a venire di dover mettere da parte l'ipotesi di poter ritornare a coprire un ruolo primario non solo in termini di voti, ma soprattutto in quelli di credibilità e capacità rappresentativa "a meno che non si provveda ad una ristrutturazione radicale della struttura del partito, si mettano da parte personalismi ed auto-proclamazioni e si inizi un percorso fatto di umiltà e competenza". Giaccari, pertanto, chiede che si torni "a parlare di quello che bruscamente è stato sacrificato: un progetto per Galatina".

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