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"Radiologia Galatina, il personale è insufficiente"

Appello di Giuseppe Melissano, segretario Cisl Fps, a porre rimedio sulla carenza di professionalità nel reparto di Radiologia a Galatina: "Su 11 tecnici solo 5 garantiscono funzionalità operativa"

GALATINA - Un organico insufficiente a rispondere alle richieste dell'utente-cittadino: la Cisl Fps, il sindacato per la funzione pubblica, punta l'occhio di bue sull'ospedale di Galatina e soprattutto sulla carenza di personale nel reparto Radiologia. Giuseppe Melissano, segretario del sindacato, chiede di conoscere come si possa garantire una prestazione specialistica senza le dovute professionalità.

È lo stesso a spiegare la situazione: "Nell'Ospedale di Galatina da sempre vi è un organico insufficiente, come in tanti altri ospedali, per alcune specialità, in particolare in Radiologia dove ormai, malattie, incarichi politici, assenze per legge 104 ecc., superano la presenza di personale in servizio. Infatti degli 11 tecnici di Radiologia in organico, solo 5 possono garantire l'intera funzionalità dell'unità operativa".

"Bastano?" - si chiede retoricamente Melissano, evidenziando che sia insufficiente quel numero a soddisfare le esigenze di chi si rivolge dall'esterno per prestazioni di radiodiagnostica, tac, mammografie, pronto soccorso e, dall'interno, per personale ricoverato, prestazioni per allettati, attività di sala operatoria e quant'altro.

"Se il piano di riordino ospedaliero - prosegue - ha voluto prevedere su Galatina il rafforzamento di questo polo con l'integrazione di specialità come la Pneumologia e Geriatria dipendenti dai servizi di diagnostica, in particolare per immagini, come si può pensare di gestire altre 250 posti letto più tutta l'attività esterna solo con un esiguo numero di personale in servizio. In tutto questo vi è la responsabilità della Asl, che non ha ancora preso in seria considerazione questo problema a danno delle lunghe liste di attesa cui sono costretti i cittadini e delle instancabili attese i per ricoveri".

Melissano ricorda come l'ospedale sia lo stesso dove non vi sia un Direttore sanitario, dove non si sia mai pensato ad un piano di risistemazione organica e dove, negli ultimi anni, sia diventato solo teatro e strumento della battaglia politica o di chi vuole attivare un reparto invece di un altro: "Spiace verificare - aggiunge - che benché vi sia l'impegno di persone professionalmente inequivocabili come il dottor Diurisi (super facente funzioni di Direttore sanitario dell'ospedale), l'ospedale è sempre carente dell'indispensabile; si va avanti in affanno fino a quando 'qualcuno' non si tirerà indietro rispetto alle responsabilità, con il rischio di far ricadere quest'ultime su uomini come il dottor Diurisi che sarebbe di certo più contento ad assumersi quelle della sua attività e del ruolo che più gli compete essendo anche primario del Pronto soccorso, oltre che ottimo professionista".

"Questa - prosegue - è un po' la sintesi della sanità in Provincia. Ospedali che vanno avanti per la sola ed unica buona volontà degli operatori, con l'amministrazione attenta a far quadrare i numeri di bilancio senza garantire gli organici del personale e di conseguenza il funzionamento delle strutture.
Basta con il blocco delle dotazioni organiche, con la riduzione del personale ai soli lavoratori in servizio, chi ci costringe a questo deve avere il coraggio di dire cosa vuole salvare del diritto del cittadino ad essere curato dal servizio sanitario cosa rimane del servizio pubblico".

Melissano, insieme al proprio sindacato, vuole far presente al governatore regionale Nichi Vendola e all'assessore alla sanità, Tommaso Fiore, questa situazione perché verifichino quanto non è più concedibile, ossia "la pelle dei lavoratori esausti", "l'inefficacia delle prestazioni rese", "il disservizio che, anche se oggi non visibile ma percettibile, esploderà come un vulcano".

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