GALATINA – Indagine lampo di 48 ore e Sant’Andrea ricompare. La preziosa tela rubata a Galatina lo scorso 17 ottobre, è stata infatti rinvenuta intorno alle 18,50 dagli agenti di polizia del commissariato locale, guidato dal vicequestore aggiunto Giovanni Bono. Il quadro, ricoperto accuratamente da un panno di colore giallo, era stato momentaneamente riposto sul pavimento di un casolare abbandonato, la masseria “Duca”, alla periferia della cittadina, nell’omonima contrada.

L’opera d’arte è “spuntata” all’interno della cappella posta all’ingresso del complesso, nascosta sul retro dell’altare, tra vecchie suppellettili. Il dipinto, completo della cornice, è stato immediatamente riconosciuto: a un primo esame è apparso in buono stato e non ha evidenziato alcun danneggiamento apparente dovuto alle dinamiche del furto.

A seguito del furto del dipinto su tela raffigurante Sant’Andrea Apostolo della misura di 120 centimetri x 95, inclusa la cornice lignea dorata opera del 1800, il priore della chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di via Pietro Siciliani,  segnalò immediatamente  la scomparsa la mattina di venerdì scorso, rivolgendosi ai poliziotti. Le ricerche sono state immediatamente avviate per cercare di rintracciare la tela raffigurante uno dei dodici apostoli.

La tela, oltre ad avere un notevole valore economico, ne possiede anche uno affettivo per la comunità perché donata, assieme ad altre opere d’arte, da famiglie del posto. Per arrivare alla masseria, sono state eseguite diverse perquisizioni a carico di pregiudicati del posto e di paesi limitrofi.

Sono stati pedinati e osservati per diverse ore alcuni individui, certi che i ladri avessero già preso contatti con il mondo dell’antiquariato per la cessione dell’opera. Vecchi edifici e abitazioni abbandonate sono state pertanto setacciate, fino al ritrovamento di ieri, del quale è stata informato il sostituto procuratore di Lecce, Roberta Licci.