Bloccati due topi d'appartamento. Vittima chiama 113, presi in fuga

GALATINA – Avrebbero tentato un furto in appartamento, ma in pieno orario di pranzo, con tanto di proprietaria in casa, e, grazie anche all’intervento dei vicini e di alcune videocamere di sorveglianza, due giovani sono finiti in arresto. Si tratta di Ivan Cuna, 24enne, di Galatina, e di Antonio Giannini, 18enne, nativo di Scorrano, ma anch’egli galatinese, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Ad ammanettarli, gli agenti di polizia del commissariato locale, il cui intervento è stato tanto tempestivo, quanto efficace, perché se uno è stato colto nell’immediato, il secondo è stato individuato dopo una breve ma intensa indagine. E ora i due giovani rispondono di tentato furto aggravato in concorso.

Tutto è iniziato quando è arrivata una segnalazione al 113, per un furto in atto in vico Del Monte, una traversa di via Del Balzo, nel pieno centro storico del grosso comune dell’hinterland salentino.

Una volante, arrivata in pochi istanti sul posto, s’è imbattuta in Giannini, giovane che peraltro gli agenti già conoscevano, per precedenti di polizia riguardanti sempre reati contro il patrimonio. La fuga del 18enne è stata molto breve.

Bloccato il ragazzo, i poliziotti hanno contattato la proprietaria dell’abitazione. La donna ha spiegato che, mentre si trovava in cucina a consumare il pranzo, aveva sentito un vero e proprio trambusto. Dopo aver fatto un giro delle stanze, arrivata nel vano della scala, aveva infine udito chiaramente il rumore di una porta, nell’atto di essere forzata. E’ quella che offre accesso al deposito del terrazzo, da cui si entra in casa. Messasi ad urlare, era quindi scesa in mezzo alla via, ed insieme ad alcuni vicini, aveva deciso di chiamare le forze dell’ordine. Sempre con gli stessi vicini di casa a proteggerla, era quindi ritornata sul terrazzo, dove aveva notato che qualcuno aveva forzato la porta, messo a soqquadro il deposito e avevano iniziato a forzare la serratura dell’ingresso che conduce nell’abitazione.

Per terra gli agenti di polizia hanno trovato un cacciavite e un tubo di ferro, di circa un metro. Secondo le ricostruzioni, i topi d’appartamento si sarebbero quindi allontanati dal terrazzo di un’abitazione retrostante, attraverso un’impalcatura adiacente ai muri che si affacciano nel cortile di vico Del Monte.

Giannini è stato condotto presso il commissariato, dove gli investigatori hanno anche iniziato a visionare le telecamere di videosorveglianza della città, istallate su via Lillo, angolo via Umberto I. I filmati hanno permesso di accertare che, alle 12,38, Giannini aveva fatto ingresso su via Corte De Paolis, insieme ad un altro individuo e che, alle 13,30, vi era uscito, sempre in compagnia dello stesso soggetto; infine, s’è appurato che, negli stessi istanti in cui Giannini veniva bloccato dalla volante, il complice si dileguava a piedi nelle vie limitrofe.

Messo di fronte ad una realtà ineludibile, Giannini non ha potuto fare altro che collaborare con i poliziotti, per identificare il complice. Questi sarebbe, dunque, Ivan Cuna.

Giunti a casa di Cuna, il padre avrebbe dichiarato che il figlio non era a Galatina, ma nientemeno che a Ferrara, in compagnia della fidanzata. Gli agenti, però, erano ben convinti della presenza di Cuna sul posto, proprio perché immortalato dalle videocamere. Per questo, le ricerche sono proseguite in lungo e in largo, fin quando, alle 17,10, Cuna e la ragazza sono stati fermati in via Vallone. E così, anch’egli è stato condotto negli uffici di polizia.

Gli indumenti indossati da Cuna e da Giannini sono stati sottoposti a sequestro. Si tratterebbero degli stessi indossati nel momento del tentativo di furto, come si evincerebbe dalle immagini. Sequestrati anche cacciavite e tubo, arnesi usati per forzare la porta del terrazzo dell’abitazione.